Consegna borse di studio Lions - incontro con Davide Cassioli
a.s. 2021/22 - articolo della studentessa Linda Terzi di 4CS
Sabato 13 Novembre, presso la biblioteca Frera di Tradate, si è tenuta la 43° edizione della consegna delle borse di studio da parte dei Lions, un’associazione filantropica di imprenditori e professionisti che si occupa di servire la comunità con il motto “We serve”.
Sembra che viviamo in un mondo di gladiatori, dove l’altro è visto come nemico e concorrente, e dove vige la morale del “tu mi servi ma io non servo te”. I Lions vogliono sfatare questo mito, ritenendo che bisogna vivere per servire, perché solo così si potrà giungere alla felicità. Come disse Enrico Grassi, “I fiumi non bevono la propria acqua, gli alberi non mangiano i propri frutti, il sole non brilla per se stesso e i fiori non disperdono la propria fragranza per se stessi. Vivere per gli altri è una regola della natura; la vita è bella quando tu sei felice, però la vita è straordinaria quando gli altri sono felici per merito tuo. La vera nostra natura è essere al servizio perché tutto sia migliore. Chi non vive per servire non serve per vivere”.
L’altra convinzione che guida i Lions è che, nonostante la vita possa essere ricca di ostacoli, con l’impegno, la passione e la costanza si possono raggiungere grandi risultati. A dimostrazione di ciò, quest’anno alla celebrazione è stato invitato Daniele Cassioli, atleta, campione, fisioterapista, ma anche grande esempio di vita.
Cieco dalla nascita, Cassioli è considerato il più grande sciatore nautico paralimpico di tutti i tempi, vincitore di 25 titoli mondiali, 25 titoli europei e 41 titoli italiani, ma arrivare a questi traguardi è stato tutt’altro che semplice e comodo. Il suo percorso inizia fin da quando era piccolo, un bambino cieco che provava rabbia per la sua diversità e debolezza, che si sentiva un atleta di serie B, ma che ha imparato presto a non arrendersi e a trovare un modo per superare gli ostacoli, perché ognuno ha le sue debolezze e difficoltà, ma in esse si può crescere. Daniele ha deciso di appoggiarsi allo sport, e di investire così nelle proprie capacità, impegnandosi per trasformare una situazione complessa in qualcosa di bello.
È stata la voglia di mettersi in gioco e di migliorarsi che ha portato Daniele Cassioli ad incontrare altri paratleti, decidendo con loro nel 1995 di fondare una squadra per provare a fare sci nautico. Trovarono anche un allenatore capace di sostenere i ragazzi, facendoli sentire atleti di serie A; ma non bisogna dimenticare il grande ruolo che i genitori hanno svolto nella sua vita, poiché essi hanno educato prima Daniele e poi il cieco. Grazie a tutti loro Daniele Cassioli è potuto diventare la persona che è oggi, cioè un uomo che non si arrende davanti agli ostacoli, affrontandoli a testa alta.
Daniele però non avrebbe raggiunto la vetta se non ci fossero state delle persone che avevano deciso di appoggiarlo, ed è per questo che i Lions scelgono ogni anno di investire nei giovani, consegnando delle borse di studio agli studenti più meritevoli della zona, sulla base del voto all’Esame di Stato.
È stato un incontro emozionante ed istruttivo, perché sono stati toccati temi che ci riguardano in prima persona, ma visti da una diversa prospettiva, quella di un uomo che nella sua adolescenza ha avuto delle difficoltà e le ha affrontate, maturando per realizzarsi. Questo è uno dei più grandi messaggi che abbiamo portato casa: bisogna vivere la propria vita con passione, carpe diem, e dare il meglio di sé stessi nel superare ogni ostacolo che incontriamo, anche se ciò costa fatica, perché solo così potremo dire di aver vissuto veramente, e solo così potremo formare la nostra persona. In ultimo, ma non per importanza, abbiamo riscoperto il significato dell’unione tra noi, dell’amicizia e della fiducia, e abbiamo imparato a prendere la vita anche con autoironia, per superare le situazioni difficili e per rendere meno noiose le nostre giornate.